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  • Kali

Temporalità

Abstract


Muovendoci in uno spazio si suppone che esso abbia materia, si presuppone che sia stabile nella sua totalità; ecco, nello spazio- tempo - come nella fisica che lo studia - tutto si ribalta e se vi si mette un pizzico di filosofia si arriva scorgere coste mai viste.


Fisica paragrafo: Introduzione Generale


Uno dei nostri sovrani, di cui ci è ignota la natura e in cui usiamo perderci nei meandri del suo regno: il tempo.

Il tutto prende diversi colori, secondo l’ambiante in cui si evoca il potere del sovrano e con esso viene anche una dose di magia e stravolgimento della realtà,

basti pensare a come il tempo cambi da u punto di vista quantistico e meccanico, per esempio, di come un qualcosa cambi - quasi radicalmente - cambiando il modo di studio, meraviglia.

Di come il tempo, un aspetto chimerico della natura del cosmo possa essere interrogato dalla fisica di mortali che cercano in esso verità di un cosmo immenso nella sua meraviglia, il legame tra tempo e fisica è particolare, quasi fiabesco per come si intreccino e come effettivamente viene visto e studiato, molto perde causa della nostra presunta conoscenza su di esso, anche un semplice pensiero basta a rovinare tutto, ma questo sarà un poi.

Nella fisica, un mondo non poco vasto, molte regole e leggi provano a indagare il tempo cercando di capire come effettivamente sia nato – ammesso che nasca e finisca – in relazione a tutte le cose, tempo prende un aspetto di misurazione tra eventi nelle coordinate spazio temporali, notiamo movimento. Secondo la fisica il sovrano iniziò il suo dominio all’alba dei tempi, o all’alba di se stesso; viene associato, meglio dir legato, al concetto e idea di spazio in cui avviene il nostro “percepire” il tempo grazie al cambiamento dello “spazio” che ci circonda, notiamo un intervallo dato da inizio e fine con del movimento. Prima si pensava fosse assoluto, credendo che fosse uguale per tutti gli osservatori indipendentemente dalla loro velocità e posizione nello spazio, idea curata con l’avvento della teoria della relatività - concetto enormemente complesso che rende più interessante il tutto - da parte di Einstein: spazio e tempo legati, formano uno spaziotempo quadrimensionale.

Il tempo può essere influenzato dalla velocità relativa tra gli osservatori e dalla gravità, la meccanica quantistica ha portato una versione più complessa del tempo dato che viene trattato nei calcoli, anche se non ha una natura fondamentale come le altre grandezze fisiche. In quanto “movimento”, ha una direzione - si pensi alla freccia del tempo - si lega con la seconda legge della termodinamica e dell’entropia dei sistemi.


Fisica Paragrafo: Le 5 leggi della Termodinamica


Passo verso le quinte, la termodinamica cosa studia e come rientra nella questione tempo meglio di altri studi?


“La termodinamica è una branca della fisica che si occupa dell’energia e del lavoro di un sistema” NASA. (2023, January 21)

E’ la relazione tra calore, lavoro, temperatura ed energia [2], si occupa del “come” avviene un certo processo.

Le leggi della termodinamica sono 4, ma la prima viene chiamata la legge 0 per la convinzione che fosse la più importante, sono:

- Equilibrio termico (legge zero):


Se A = B e B = C allora A = C.


- Conservazione d’energia (prima legge):


L’energia non si crea o distrugge cambia solo forma. L’energia che entra in un corpo riceverà una reazione a tale energia come un aumento di temperatura, una reazione chimica, un lavoro meccanico o cambiamenti di stato sono alcune delle possibili reazioni da parte del sistema.

- Moto d’energia (seconda legge - una su cui al momento abbiamo il focus che causa l’entropia):


“Freccia del tempo”; questa legge si occupa di mettere delle restrizioni a cosa si può fare, come tale è anche legata al concetto di conservazione d’energia come la prima legge con l’aggiunta dell’entropia o disordine creato durante un processo termodinamico. Spiegando come un sistema passando per un processo termodinamico non può tornare completamente allo stesso stato in cui si trovava prima, per questo viene vista come la freccia del tempo; più avanti si vedrà meglio questo concetto sotto “fisica” seguita dalla “filosofia”.


- Entropia zero:


Afferma che è impossibile per un sistema toccare il valore più basso possibile mediante un numero finito di processi fisici, per quando possa esser freddo un sistema non sarà mai 0 assoluto.


Fisica Paragrafo: 2 – Introduzione


Queste leggi se prese e lette sotto la lente che interessa noi sarà possibile vedere come effettivamente, almeno nella vastità del “concetto generale”, che verrà spiegato meglio seguente alla fine della sezione della “fisica del tempo” o “il tempo nella fisica” in cui, riassumendo, potremmo dire che alla fine è come se cambiasse tutto. Tra poco ci avvicineremo a concetti molto astratti e complicati, una di queste teorie sarà la relatività generale e altre teorie sulla quinta dimensione, sino ad arrivare al mondo quantico, ma la “migliore”, attualmente, è quella della relatività in quanto è una delle poche se non l’unica che non vede lo spazio tempo come sfondo, un esempio di teoria più complessa e avanzata che vede lo spaziotempo come “sfondo” è la teoria delle stringhe; essendo, le relatività generale, l’unica che vada a indagare e provare a dare risposte su quest’idea e concetto dello spazio tempo. Le teorie che andremo a vedere saranno: relatività, Equazione di Schrödinger, principio di entanglement, teoria delle stringhe e gravità quantistica; di base queste sono le teorie di base per provare ad analizzare un concetto vasto e complesso. Il tempo come abbiamo detto e sappiamo è relativo alla velocità e al contesto, nella relatività ristretta abbiamo il concetto di dilatazione temporale: in parole povere è lo scorrere del tempo che muta per osservatori in movimento rispetto a quelli in uno stato di riposo relativo, come se il tempo per l’oggetto in movimento - con alte velocità - rallentasse; un fenomeno importante nell’astrofisica per capire meglio, grazie all’osservazione delle galassie, stelle, buchi neri ecc. come tempo e spazio siano legato e come possano cambiare con molte varianti. Secondo la stessa legge anche lo spazio è relativo, se lo spazio si contrae - con le due varianti di aumento della velocità, quando aumenta la gravità – il tempo rallenta e viceversa, un esempio e come vediamo un oggetto quando va ad alte velocità, noi lo vediamo più stretto con il “normale” scorrere del tempo quando per il pilota all’interno del veicolo il tempo rallenta. Per ora abbiamo visto come spazio e tempo si legano, essi possono piegarsi in presenza di masse di considerevoli dimensioni la cui conseguenza è la gravità; Einstein si rese conto che la forza di gravità di Newton è soltanto un effetto della curvatura dello spaziotempo. Molte leggi e interpretazionivengono studiate affinché possano essere spiegate in equazioni, sino ad arrivare a teorie meravigliose come quella delle 10 dimensioni dell’universo, di cui la quinta “creata” nello stesso periodo di Einstein, da Kaluza. Perché questo? Per spiegare come funzioni o lavorino le realtà,

come quella dello spaziotempo che si curva in presenza di una massa, come detto in precedenza, tanto più è grande la massa: come se tale massa formasse una buca in cui tutto cade. La gravità quindi diventa una causa, non una forza come pensava Newton, essa è solo una conseguenza della geometria dello spazio tempo modificato andando a modificare i moti, basti pensare alla terra e alla luna, anche la stessa luce è soggetta a tale causa andandosi a piegare.

Ora, senza darvi tempo di metabolizzare buttiamoci dentro l’Equazione di Schrödinger che spiega evoluzione di una particella subatomica, come un elettrone,

un fotone o un atomo. Prima abbiamo visto spazio e tempo, ora vediamo come il tutto funziona a livelli più subatomici, come noterete è un qualcosa di vasto e confuso, sia per la vastità delle teorie ma anche per la difficoltà dell’argomento stesso, la stessa gravità, di cui ultimamente è stato ripreso lo studio mostra difficoltà nell’essere inserita in equazioni e in spiegazioni soddisfacenti. tornando a noi, Equazione di Schrödinger è un’equazione differenziale parziale- in parole povere: un calcolo che vede come incognite funzioni di più variabili e le sue derivate rispetto alle variabili -; il tutto descrivendo la funzione d’onda.

La funzione d’onda fornisce informazioni su proprietà come la distribuzione di probabilità della posizione e dell’impulso della particella, permettendo di fare previsioni sul suo comportamento quantistico. Nella teoria delle stringhe e la teoria dell’entanglement vedremo come tutto vibra e come tutto è collegato. La teoria delle stringhe ipotizza che tutte le particelle elementari - universo e noi - siano modi di vibrazionali di stringhe microscopiche. Tale teoria unisce gravità, forza elettromagnetica e le forze nucleari forti e deboli considerando le particelle fondamentali come “stringhe” estese nello spaziotempo, in un costante stato di vibrazione la cui specifica vibrazione definisce la particella e la sua proprietà come la massa e la carica. Questo cercando di unificare tutto in una “equazione” tra relatività generale e la teoria quantistica dei campi, il tutto meglio reso con più dimensioni e una maggior considerazioni delle teorie di Kaluza e Oskar Klein esiste una quinta dimensione in cui la forza gravitazionale e la forza elettromagnetica coincidono; non percepita dai nostri sensi. Il totale delle dimensioni ammonterebbe a dieci, per tale teoria, contribuendo ad alcune intuizioni sul vuoto, sulla simmetria e sulla gravità andando a eviscerare una realtà più “reale” di quella che pensiamo, viviamo e agiamo. Il tutto, non solo per Einstein, è interconnesso come se tutto fosse legato a tutto: prende piede qua la teoria dell’entanglement quantistico; notare anche come tutto cambi dopo le interazioni, vedere e analizzare un qualcosa comporta “aggiungere energia” portando il sistema quantistico al collasso, e mettendo energia in un sistema essa non può svanire ma si trasforma. Come se tutto fosse connesso nel passato, effetti d’interazioni o esperienze passate che influenzano il futuro, e anche nel presente dato che si ha la possibilità di sperimentare con più realtà coesistenti nello stesso istante ed esse stesse prenderanno manifestazione con cause ed effetti su quella realtà specifica in cui agiamo o viviamo. Nel dettaglio l’entanglement quantistico è un legame fra due o più particelle che hanno proprietà correlate, chiamate stati quantistici. Termine coniato da Erwin Schrödinger, di cui poi andremo a vedere equazioni e altre piccole cose che possano ritrarre al meglio il nostro indagato; tale legame regge su una funzione chiamata “funzione d’onda di un sistema”: un’equazione che descrive lo stato quantistico del sistema, contenendo informazioni quali posizione, il momento, l’energia e altre proprietà fisiche. Viene rappresentata nell’equazione di equazione di Schrödinger, come detto prima tale equazioni è differenziale parziale che dipende dal tempo, e in sintesi permette di descrivere lo stato quantistico del sistema dando possibilità di calcolare le probabilità di osservare diverse grandezze fisiche. Tali probabilità sono proporzionali al quadrato del modulo della funzione d’onda |Ψ|^2 che rappresenta la densità di probabilità; l’equazione si struttura in, per una particella singola, nel modo seguente:


ĤΨ = iħ∂Ψ/∂t : Ĥ


Termine hamiltoniano (in meccanica analitica, funzione definita sullo spazio delle fasi di un sistema fisico, che rappresenta l’energia totale del sistema) che contiene l’energia totale del sistema con i termini relativi di energia cinetica e potenziale; Ψ è la funzione d›onda del sistema, che dipende dalle coordinate spaziali della particella; t è il tempo; ì è l’unita immaginaria che permette di manipolare e calcolare le funzioni d’onda in modo efficace; ħ è la costante di Planck ridotta, definita come ħ = h/(2π), dove h è la costante di Planck che è significativa perché stabilisce la relazione tra l’energia di una particella o di un sistema quantistico e la frequenza associata a quella particella o sistema, tale formula è E = hν, e = energia, h = costante di Planck ha un valore approssimativo di h = 6.62607015 × 10^-34 joule-secondo (J·s) nel sistema internazionale di unità. Tuttavia, è importante notare che questo valore è approssimato e può variare a seconda del livello di precisione richiesto e infine v(nu) è la frequenza della radiazione associata al sistema. Breve parentesi su quest’ultima, data la sua importanza in altre importarti equazioni come quella di Schrödinger, l’equazione di Planck-Einstein e l’equazione di Heisenberg dell’indeterminazione; rappresenta l’unità di misura fondamentale per l’azione (energia moltiplicata per il tempo) e fornisce un collegamento cruciale tra la meccanica classica e quantistica: molte sono le divergenze tra le due fisiche, basti pensare all’effetto tunnel, che mostra come nella fisica quantistica un oggetto potrebbe oltrepassare una superficie che definisce il moto dell’oggetto. Per ora abbiamo visto il tempo nel moto e modo del sistema, secondo la lunghezza del tempo e possiamo dire che ci manca l’equazione di Heisenberg dell’indeterminazione che rende meglio l’idea di spazio e posizione. Il tutto si lega al tutto grazie a una interazione fisica. ma non tutte le particelle sono “entangled”, un tipico esempio è lo spin di una particella che più prende un valore negativo o positivo, le somme dei due valori è pari a zero; quindi sapendo una sapremo l’altra; un esempio per rendere il tutto più chiaro e semplice: partiamo con idea generale:

Nel video “Teletrasporto quantistico ed entanglement quantistico” (Nobel per la FISICA 2022, entanglement quantistico e teletrasporto quantistico, spiegazione semplice, 9 ottobre 2022) si chiarisce meglio il concetto che qua riassumeremo. Prendendo una scatola, nel video di scarpe, non sappiamo quale scarpa sia e per saperlo dobbiamo aprire la scatola; nel video si cita: scatola = elettrone, scarpa destra = spin su e scarpa sinistra = spin giù. Sistemi fisici che presentano dell’incertezza sul risultato di un qualcosa, quindi per misurare il fenomeno bisogna interagire con esse - collasso d’onda - in quanto si sta interagendo con quello stato quantistico. Dunque per coloro i quali hanno visto e compreso l’esempio delle scarpe dei video risulterà possibile comprendere un’affermazione di questo tipo: abbiamo una possibilità di 30% sulla sinistra e 70% sulla destra in qualche modo, qualunque sia la distanza e forse il tempo, il risultato potrebbe essere pressappoco intorno a quell’idea di singolo o di realtà sovrapposte se prese dal macro sino al micro. Da questo andiamo a riprendere l’entanglement, sapendo che possiamo correlarle sappiamo che misurando l’una “sappiamo” l’altra, tale correlazione rimane invariata nella distanza tra le due particelle, nel caso d’esempio : le scatole; banale l’idea ma pensate in termini di meccanica quantistica o in termini di astrofisica potendo sperimentare questa relazione per apprendere e sperimentare realtà diverse e forse anche di tempi diversi, riprendendo i moti e le equazioni dette prima per avere l’idea vasta di tempo e i casi esposti sopra di tale manifestazione annessa alle cause e le probabili conseguenze delle tali. Nell’esempio prima di aprire la scatola si ha quello che si chiama “sovrapposizione di stati quantistici”, per dare l’idea diretta basti pensare al gatto di Schrödinger; avendo due realtà in una - base, magari, idea di concezione di futuro legata al tempo e allo spazio - e mai entrambi destra o sinistra; il tutto è messo veramente in modo stretto e semplice, dato che l’intenzione era quella di dare un panorama vasto sull’incertezza e “contraddizione” dei macro ma della peculiarità dei micro su questioni delicate come lo spazio tempo, energie e come esse mutino o si trasformino secondo onde e particelle, abbiamo evitano di approfondire il tutto per motivi di tempo cercando di mirare più al tempo che alla vastità delle meraviglie della meccanica quantistica e di come la doppia fenditura, l’effetto tunnel e molti altri, altra piccole puntualizzazione prima di passare alla parte in cui andremo a vedere il tutto con filosofia è come a livello fondamentale non è molto chiara una distinzione precisa tra passato e futuro, dato che alcuni processi possono essere posizionati in sovrapposizione quantistica, andando a modificare i “risultati” della freccia del tempo creando variazioni opposte nel livello di entropia andando a gettare i problemi della freccia del tempo nel mondo quantistico.

Ora una mente attenta e non noterà che manca la rotta: sino a ora ho solo dato definizioni; converrete con me che per dare una definizione a un concetto vasto vadano definite delle cose. Spiegare il motivo basterebbero una decina di righe ma spiegare il perché sarebbe un investire in pagine cercando di dare idee uguali e contrarie, dipingendo un quadro che possa rendere al meglio quello che voglio dire e no con lo scopo di rendere in pittura un qualcosa simile a un tutto.


Paragrafo 3 : Visione “temporale” nella concezione filosofica e religiosa


Nella filosofia si iniziò a vederlo come “all’immagine mobile dell’eternità”, da Platone nel Timeo, andando a scolpire nel tempo un flusso ineluttabile, tutto andrà cadendo qualsiasi via viene presa o scelta; grande intuizione da parte di Aristotele di associare al tempo lo spazio, per cui il primo risulta definibile soltanto con esplicito riferimento al secondo a cui prosegue spiegando come non “è” possibile pensarlo senza un soggetto. Si legherà anche al concetto di anime, nella teologia soprattutto basti pensare ad Agostino, collegandosi ad alcuni concetti religiosi e psicologici; andando avanti toccheremo anche questo. Come affermato dalla fisica e dalla meccanica quantistica, molte sono le maschere del tempo, candendo a fagiolo Bergson che distingue tempo della scienza e tempo della vita: concetto che viene visto giusto, non completamente, secondo cui imputa alla scienza la colpa di non “indagarlo” ma solo alle simultaneità nello spazio; invece, il tempo della vita è strettamente legato all’interiorità e si identifica con la durata. Qual immagine migliore di un gomitolo che rende l’idea di come sia tutto legato, ogni posto, ogni persona lascia una traccia in noi, un’energia che passa attraverso un copro sarà lo stesso? Noi umani, almeno quelli degni di questo titolo, sanno che hanno un’energia; un campo attorno alla persona che annuncia la sua presenza, se sarà normale basterà poco per notarlo. Con esso si vede e si percepisce il tempo con quella persona, la sua energia muta il tempo attorno a essa, come se lo piegasse e come vedete il tempo cambia forma ma la sua essenza? Bella domanda, una maschera senza attore e senza palco, dategli mondo ed energia per farlo recitare così da capire come si manifesterà e come le sue particelle muteranno nel tempo. Associato al cambiamento, azione e movimento, alla decadenza, ritratto come segugio infernale della morte che aspetta e attende data la sua natura inarrestabile; tutto muore e tutto cambia, il tempo in poco con l’aggiunta cadente dell’immortalità dell’anima che renderebbe eterno un qualcosa, per timore che venga inghiottito dall’eterno buio del tempo. Non a caso Aristotele lo definì:


“Questo, in realtà, è il tempo: il numero del movimento secondo il prima e il poi.” (Abbagnano & Fornero 2006, p. 384)

Definire un qualcosa che è in un costante stato di cambiamento. Facendo mente locale dopo tutto questo: che s’intende per tempo? in che modo lo si intende? sotto quali leggi? sotto quali leggi del sistema preso per esempio? in che modo energia e spazio sono relazionati al sistema? potrebbe avvenire un’interazione tra quel sistema e un sistema più legato alla realtà priva di interazioni e osservazioni? Qualora fosse possibile come possiamo saperlo senza creare un collasso d’onda? ecc. Come si vede i punti sono molti, troppi per poter creare un “equazione filosofica” tale da unire tutto questo in variabili o funzioni che possano coesistere nella stessa realtà; vero che nel tempo ognuno diceva la sua ma a oggi perché non creare idee dalla base o sulla base del mondo reale? Andando a quasi a prevedere un qualcosa, come se andassimo a calcolarne la natura. Molti filosofi si sono interrogati ed hanno detto la loro sul tempo, cercando di unire tutto quello detto prima, di cui si era completamente all’oscuro, senza poter incappare in errori o teorie vaghe e troppo personali; essendo idea ovvio che ognuno ha la sua, giusto e vero ma non converrebbe partire dallo stesso punto puntando alla stessa fine ? come vita e morte, sai dove nasci e “sai dove muori” : nasci senza sapere dove - non sapendo di nascere ma “sai dove sei” - e morirai sapendo di morire ma non sai dove morirai. Alla base molti filosofi associavano il tempo allo spazio, al movimento, al cambiamento sotto diversi punti e ragionamenti quali il presentismo, eternalismo, idealismo sino al realismo del tempo, quali di questi è “meglio” per indagare? Domanda particolare con una infinità di risposte, sicuramente alla base di tutto - un pilastro della sapienza - è la voglia di indagare e informarsi, come sta a noi: si può partire da un’idea religiosa per esempio quella indiana.

Il tempo nella cultura indiana era visto in modo complesso e ampio, andandosi a sviluppare nella filosofia, religione, cosmologia, astrologia. L’informazione più famosa su questa concezione è la sua ciclicità: creazione conservazione e distruzione, noto come kalpa, alcuni periodi sono chiamati yuga e si rifanno al passato presente e futuro per descrivere le quattro età termiche dell’evoluzione della terra; stesso concetto per i mahayuga che consiste in quattro yuga. Concetto base quello dell’importanza e della ciclicità del tempo per gli indiani - e non solo in loro possiamo trovare questa concezione -. Altro aspetto interessante della cultura indiana è Kala: dio della distruzione, personificazione del tempo che annienta ogni cosa, associato alla morte e identificato alle volte come yama; il tutto corrisponde anche a unità matematiche e altre divinità secondo altre idee e scuole di pensiero dell’india. Possiamo passare all’idea del Triguna che nella filosofia indiana del Samkhya, sviluppata dal filosofo Kapila, sottolinea come all’interno dell’universo, tempo compreso, è governato da tre qualità o guna: sattva (purezza, illuminazione), rajas (attività, passione) e tamas (inerzia, oscurità). Queste tre leggi, se lette con fantasia possiamo legarle ad alcuni concetti espressi sopra, seguitemi: tamas, inerzia e oscurità la possiamo ricollegare al vuoto cosmico che in qualche modo lega tutto; vedetelo come mare su cui sopra navigano pianeti e galassie. Rajas, come passione, possiamo vederla simile all’energia, il tutto con della fantasia, e come abbiamo visto l’energia cambia e tende a far mutare, soprattutto con energia sprigionata in calore che porta all’entropia, la nostra freccia del tempo. Andando vanti abbiamo il concetto di eternità nelle tradizioni indiane, un qualcosa di atemporale o trascendente; quanto meraviglioso l’idea del tempo atemporale? Tempo privo di sé stesso. Concetto alla base della manifestazione del cosmo e delle divinità, quindi ora il tempo prende una veste tra fisico e non, cosmico e divino concetto d’eternità presente nell’induismo, nel buddismo e nel jainismo. Vediamo anche il concetto di equilibrio - o armonia. - “perfetto” nel Sattawaguna. Per “finire” con il karma e rinascita che nell’induismo e nel buddismo viene mescolato con il concetto di tempo, azione uguale e contraria a un’azione o a una forza in un sistema, suona familiare? Il karma viene visto come Mokasha: opportunità attraverso il tempo per il progresso spirituale e il raggiungimento della liberazione.

Possiamo andare a vedere l’idea del tempo degli antichi maya, anche per loro il tempo era un fattore fondamentale della cultura, religione e sistemi di calcolo. Troviamo anche in loro la ciclicità del tempo divisi in baaktun con una durata di 394 anni solari, usati per tenere il conto degli eventi sino alla predizione del futuro; familiare la predizione su calcoli di probabilità? Prendendola con fantasia, possiamo vedere come meccanica quantistica e credenze si intreccino: come tutto è collegato o potrebbe esser collegato. Calcolavano la vita sull’dea del tempo cosmico, lo tzlkin era un calendario sacro composto da 260 cicli tra terra, luna e venere attorno al sole, come la matematica fosse importante tramite i cicli e i numeri 0-19, amplificato il tutto dalla sequenza dei 4 colori. Una visione del tempo quadrimensionale di cui il tempo è la quarta dimensione. Questi cicli venivano numerati nel” il lungo computo” : una numerazione progressiva dei giorni in un sistema posizionale misto in base 13,18 e 20; vedere come sia al centro il concetto di matematica misto all’idea, volendo filosofica di interpretare e calcolare, creando, meglio dire mirando, all’equilibrio perfetto : modo migliore per indagare le similitudini delle antiche e odierne popolazioni tra religioni, credenze, filosofie con la sapienza attuale grazie all’avanzamento delle scienze quantistiche, fisiche e astronomiche. Ultimo dettaglio interessante degli antichi maya era il concetto di” cronaca “: come abbiamo detto tenevano registri storici in cui segnavano eventi importanti, le cronache erano chiamate “Chilam Balam” e “Popol Vuh” e offrivano una visone mitica e storica del tempo relazionando eventi passati con quelli presenti e futuri; anche qui si ha quello che abbiamo rivisto prima e prima ancora: relazione tra eventi nel tempo, un azione e causa date da energie o scelte. Mostrandoci come, non solo per loro, il tempo fosse “sacro” intrinseco dell’universo e dell’esperienza umana, con una ciclicità da unire passato presente e futuro.

Vediamo, per concludere, con i babilonesi che lo vedevano più legato all’universo, il loro concetto di tempo era influenzato dal cosmo e dalla loro cultura “matematica”. Partendo dall’universo abbiamo astronomia e astrologia: noti per le loro conoscenze avanzate nate dalla loro capacità di notare e studiare le dinamiche del cielo, andando a sviluppare un sistema di calcolo delle posizioni dei pianeti, stelle e altri corpi celesti su cui andavano a collegare eventi celesti e cambiamenti terreni. Dividere l’orario: frazionando momenti precisi tra notte e giorno, di cui una parte era dal sorgere al calar del sole di 1/12 il tutto usato per misurare lavori e svolgimenti della vita quotidiana. Il loro calendario lunisolare - unione di luna e sole -: mesi lunari di 29 o 30 giorni con un anno di 12 per adattarsi all’anno solare, inserendo un mese di 29 giorni chiamato “ululu”. Anche loro avevano l’idea della ciclicità del tempo.

Tirando i dadi, come vedere il tempo e come percepirlo è un grande quesito, noi possiamo vederlo filosoficamente salvandosi dalle dinamiche del cosmo universale e del cosmo quantico, dove tutto muta in funzione di un qualcosa con mille variabili annesse cercando di descrivere il tutto il modo matematico, affinché si possano mettere basi solide su cui andare a migliorare la nostra indagine del tempo; abbiamo visto che un modo che riesce e darci una grande visione del tempo, del moto e le sue energie sta nel creare o avere quella capacità di provare a vedere il tutto : sia meccanica che religione, sia fisica che filosofia per avere la saggezza e la sapienza per capire come effettivamente funziona e come vivere al meglio in questo dubbio, esiste o no ? Noi lo vediamo dai mutamenti, dall’oggetto in sé: ma un sasso ha più o meno tempo di una pianta? E’ lo stesso? come facciamo a dirlo? Quando il tempo singolo potrebbe non esistere se non fosse per le sue manifestazioni di decadimento, di moto e altro; tutto può esser vano magari, andando a incrinare quell’idea creata a fatica da questo articolo. Questo concetto è molo vasto, spazia da tutto e su tutto. Dal quantium alla morte, dalla particella all’energia, dalla nostra credenza alle stringhe che collegano tutto e fanno accadere in funzione della corda tirata, causa ed effetto come manifestazione di un moto che viene visto come tempo; di come l’entropia lega quantium e morte, ma per chi vive e chi non? un sasso subisce il tempo o le azioni che avvengono in esso? Si corrode in base a cosa? Energia? Pioggia? divinità? Se così fosse significa che tutto l’universo è vivo,se siamo energia viva, vendendo la vita come energia di particelle che si muovono: basti pensare all’elettrone attorno all’atomo, quello è moto che costituisce un qualcosa di fermo… siamo in qualcosa che esiste o no?


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